alcune foto di questa triste giornata!!!
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queste purtroppo le più brutte
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io non dico è colpa di chi gestisce il comprensorio!!!!
E' vero ci sono cartelli vietato fuoripista!!
E' vero che forse la causa della morte può essere stato il colpo su una roccia ma sempre dovuto alla slavina.
Visto che questa costa di montagna è sotto una seggiovia e in mezzo a due nere e visto che sopra è pieno di Gasex (non sopra dove è caduta la slavina)... ma non si poteva mettere in sicurezza questo piccolo pezzo di montagna??
Qualcuno dirà c'erano i cartelli... si vero ... ma non è giusto morire a 21 anni.
Io se fossi il responsabile della sicurezza di Speik metterei in sicurezza anche questo pezzo di montagna (anche se non sono obbligato) ... proprio sotto una seggiovia...uno guarda sotto ed è tentato di ... vedere morire un ragazzo dalla pista è veramente brutto, triste e tante altre cose.
Che sia chiaro non sto dicendo che la colpa è di Speik!!!
Sto solo dicendo che se le regole mi dicono di fare 10 per la sicurezza io avrei fatto 12 vista la posizione... posizione che a mio parere invita al fuoripista
Jakob Pallhuber si trovava assieme alla sorella minore Greta, ed altri quattro amici, a Speikboden - Monte Spico, la località sciistica sopra Campo Tures in valle Aurina. I sei amici, tutti giovanissimi, stavano sciando sulle piste battute della località, quando, verso le 10.30, hanno deciso di effettuare un fuoripista, avventurandosi nel canalone situato accanto alla pista «Sonnklar», ad una quota di circa 2.400 metri. Il canalone è separato dalla pista da recinzioni e cartelli di divieto, che il gruppetto ha però scavalcato proprio per raggiungere il pendio di neve immacolata. Non è del resto la prima volta che gli sciatori della zona, attratti dal fuoripista, decidono di scendere lungo quel ripido pendio, pur essendo vietato.
Pallhuber aveva con se anche lArva acceso, lapparecchio di ricerca in valanga, ed era quindi equipaggiato proprio per affrontare un fuoripista: è stato lui il primo a scendere lungo il canalone, ma appena ha iniziato, al suo passaggio si è staccata la valanga, che lo ha travolto in pieno. «Oltre a lui, anche un altro ragazzo del gruppo era stato marginalmente travolto, ma era riuscito a fermarsi, e si era aggrappato ad un albero. Gli altri ragazzi invece erano ancora fermi, a monte, e non sono stati travolti» racconta Walter Unterregelsbacher, vicepresidente del locale soccorso alpino dellAvs, uno dei primi ad intervenire sul posto. «Il ragazzo è stato estratto circa 10, al massimo 15 minuti dopo la valanga, perché due nostri uomini si trovavano già in zona. Ma il giovane sciatore purtroppo era morto». Ogni tentativo di rianimazione, da parte del medico durgenza giunto con lelicottero Pelikan, è stato purtroppo vano. Il ragazzo era infatti stato trascinato per circa 200 metri dalla valanga, larga una cinquantina di metri. I soccorritori hanno poi proseguito le ricerche, per unaltra ora, in modo da escludere che qualche altra persona, non appartenente al gruppetto di giovani, fosse rimasta sepolta dalla valanga. Sul posto anche lelicottero dellAiut Alpin Dolomites.
La vittima aveva solo 21 anni ed era iscritto alla facoltà di informatica delluniversità di Graz, ma al tempo stesso, da circa un anno, lavorava presso unazienda di Brunico. Era un grande appassionato di montagna, di sci, di alpinismo, di mountain bike. Jakob faceva parte di una nota famiglia di sportivi: suo papà Josef è un maestro di sci, mentre suo zio Wilfried (Willi) è il pluricampione mondiale di biathlon, così come un altro zio, Hubert, è lex campione del mondo di mountain bike nonché commissario tecnico della nazionale italiana della specialità. La sorella di Jokob, Greta, è una delle promesse azzurre della mountain bike. La ragazza ieri mattina si trovava assieme a lui, ed ha assistito alla valanga mortale che ha travolto il fratello.
«Una tragedia terribile» commenta il sindaco di Valdaora, Georg Jakob Reden, che conosceva personalmente la giovane vittima: «Jakob era un bravo ragazzo, simpatico e molto sportivo. Esprimo le mie condoglianze alla famiglia».
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